Mantova si tinge d’azzurro: sotto il diluvio l’Italia torna a vincere il

Gara epica nel fango del Migliaretto davanti a centinaia di appassionati inzuppati. Cairoli parte male poi rimedia, Guadagnini super e nel finale Lupino diventa eroe

 MANTOVA. C’è un piccolo, quasi impercettibile scorcio di sereno nel bel mezzo del temporale. È azzurro, come quest’annata straordinaria dal punto di vista sportivo che sembra non voler finire mai. L’Italia torna a vincere il Motocross delle Nazioni. Lo fa in casa, o meglio la fa in casa nostra. Mantova si trasforma in una bolgia tricolore per onorare Tony Cairoli, Mattia Guadagnini e Alessandro Lupino. Un titolo che mancava dal 2002, una vittoria stupenda. Unica, anche perché arrivata all’ultimo secondo e di misura. Una festa per le centinaia di appassionati assiepati sulle tribune naturali del circuito mantovano. In mezzo al fango, felici come una Pasqua. Da cartolina.

GARA 1

E pensare che tutto sembrava compromesso dopo soli 200 metri di gara. Nella prima manche domenicale Cairoli e il resto del gruppo della MxGp partono in seconda fila e quindi cercano di gettarsi nella mischia con una traiettoria ampia a tagliare. Contatto tra il messinese e Arnaud Tonus, coinvolto anche Glenn Coldenhoff. Una frittata. Con tanti dubbi sulle possibilità di risalita visti gli avversari, il meteo e il ritmo gara. Cairoli ci prova, ci mette il cuore, fa a sportellate con tutti. Ma deve pure rientrare ai box per pulire la maschera. Alla fine sarà 21esimo. Peccato, perché dal canto suo Guadagnini fa una gran gara, chiudendo secondo di categoria e quinto in generale.

GARA 2

La seconda manche è meno spettacolare. La pioggia prosegue, ma cala di intensità. Pista difficile da gestire, non per Jeffrey Herlings che parte primo e arriva primo. Un dominio totale quello dell’olandese, capace di guadagnare giro dopo giro sugli avversari. Anche in questa seconda prova Guadagnini fa grandi cose, arrivando fino alla terza posizione. Poi l’inesperienza si mette di mezzo, con una scivolata che lo allontana dal podio. Più lineare la corsa del compagno di squadra Alessandro Lupino, capace di gestire lo sforzo in condizioni non ottimali per lui. Nonostante tutto comunque l’Italia c’è e guadagna il primo posto provvisorio della classifica. Questo perché il compagno di Herlings, Van de Moosdjik, si perde nel fango di via Guerra.